top
Missioni Lettera in occasione della festa del Sacratissimo Cuore di Gesù

Lettera in occasione della festa del Sacratissimo Cuore di Gesù

“Creati dallo stesso Padre, tutti gli esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una famiglia universale, una comunione sublime che ci muove ad un rispetto sacro, amoroso e umile” (LS 89)

Cari fratelli,

Le immagini crudeli e inquietanti che hanno mostrato al mondo i media, in relazione al conflitto israelo-palestinese delle ultime settimane rimangono impresse nei nostri occhi. Ancora una volta ci siamo resi conto che una pace vera e duratura non sarà possibile se non si farà giustizia e si continuano ad ignorare le leggi internazionali o si violano i diritti umani. Guardando faccia a faccia la sofferenza, e meditando sull’Enciclica di Papa Francesco “Fratelli Tutti”, immaginiamo la lunga strada da percorrere e ci chiediamo “questa gente non ha cuore?” Senz’altro, ci sono gruppi di israeliani e palestinesi in Terra Santa che convivono pacificamente. Tra loro ci sono molti cristiani che rifiutano la spirale della violenza cieca. C’è il movimento B’Tselem (1989), che lavora per porre fine al regime dell’apartheid come unica via per il popolo palestinese e israeliano.

Un giorno, il fratello cistercense Christian de Chergé, priore del monastero di Tibhrine in Algeria, dichiarò che era stato un vecchio musulmano a insegnargli a pregare e che probabilmente quella fu l’origine della sua vocazione contemplativa. Nel suo testamento spirituale prevedeva già l’esito di una morte violenta e scriveva: “Conosco il disprezzo mostrato agli algerini. Conosco anche le caricature dell’Islam che promuovono un certo islamismo. Troppo facile dare per scontato e identificare questo percorso religioso con le varie forme di fondamentalismo sposate dagli estremisti”.

Nella nostra lettera Un cuore aperto per un tempo di ‘lockdown’ (8 dicembre 2020), abbiamo scritto “Delle grandi prove dell’umanità, e tra queste la pandemia, ne  usciamo meglio o peggio? Non ne usciamo uguali. Ti chiedo: come vuoi uscirne? Meglio o peggio?” Ha chiesto Papa Francesco. Da allora abbiamo fatto molta strada in questo processo di apprendimento, personale e comunitario. Abbiamo imparato a convivere con molte restrizioni e abbiamo trovato modi per aiutare i nostri confratelli che sono più isolati o in difficoltà a causa della pandemia. A poco a poco abbiamo utilizzato i media. Tanta creatività è stata mostrata e ne siamo soddisfatti Abbiamo trovato molta ispirazione nella lettera “Un cuore aperto”. Leggiamo: “Il soffio dello Spirito vivificante non entra nei cuori chiusi dall’ignoranza, dal pregiudizio, dal cinismo o dalla paura. Il Missionario del Sacro Cuore ha un cuore pronto a percorrere tutti gli ambienti, a incontrare ogni genere di persone perché tutti sono importanti” Ciò detto è molto in sintonia con il capitolo 2 delle nostre Costituzioni.

Forse c’è una realtà spesso dimenticata. Molti dei nostri confratelli vivono vicino a cristiani di altre chiese o realtà. In molti paesi in cui siamo, i cristiani sono una minoranza. È in questi contesti che il dialogo ecumenico e interreligioso trova espressioni molto concrete, spesso in risposta ai bisogni creati dall’angoscia della pandemia. In “Fratelli Tutti” il ​​Papa parte dalla parabola del Buon Samaritano. Per lui la fratellanza universale è centrata sulla vittima. Solo il samaritano, il meno vicino alla vittima, si è preso cura di questo straniero caduto nelle mani dei briganti. Non lo ha fatto perché era suo prossimo, ma perché ha scelto di diventare suo prossimo. La distinzione tra ebreo e samaritano, tra sacerdote/levìta e mercante, cessò di avere senso. D’ora in poi ci sono solo due classi di persone: quelle che si chinano sulla vittima ferita e quelle che passano (nn. 67, 70). La decisione da prendere è evidente.

Il Papa sottolinea: “In coloro che passano oltre c’è un dettaglio che non possiamo ignorare; erano persone religiose. Inoltre, si dedicavano al culto di Dio: un sacerdote e un levita. È un forte richiamo all’attenzione, indica che il fatto di credere in Dio e adorarlo non garantisce di vivere come piace a Dio… Ma ci sono modi di vivere la fede che facilitano l’apertura del cuore ai fratelli, e che garantirà un’autentica apertura a Dio” (n. 74). Gruppi chiusi e coppie autoreferenziali, che costituiscono un ‘noi’ contro il mondo intero, tendono ad essere forme idealizzate di egoismo e di mera autoconservazione” (n. 89).

L’enciclica è molto ricca e vicina alla nostra spiritualità. Vi incoraggiamo a studiarla, specialmente nelle nostre case di formazione. Vogliamo esprimere la nostra gratitudine ai confratelli di tutto il mondo che lavorano in circostanze spesso difficili, collaborando con tutte le persone di buona volontà, per essere vicini a chi soffre, agli esclusi. Il Papa ripete in molti modi che nei rapporti umani non c’è posto per l’indifferenza etica; che se non scegliamo la fratellanza, scegliamo la morte.

I nostri Beati Martiri di Canét de Mar (Spagna, 1936) e El Quiché (Guatemala, 1980-81) hanno dato la loro vita in solidarietà con il Popolo vittima di grandi ingiustizie. Possano questi coraggiosi testimoni intercedere per noi, che oggi cerchiamo vie e mezzi per essere sempre più “vicini” a coloro che soffrono o a cui non viene riconosciuta la dignità di figli di Dio. Possa il nostro amore diventare inventivo e il Cuore di Gesù sia lodato sempre e ovunque.

Equipe Generale MSC

Post a Comment

Dove Siamo

come Provincia Italiana

FIRENZE:
Missionari del Sacro Cuore
Via Enrico Poggi, 6
50129 Firenze (FI)
tel. 055.470027-055.476280

MARINA DI MINTURNO:
Missionari del Sacro Cuore
Via Cristoforo Colombo, 86
04020 Marina di Minturno (LT)
tel. 0771.683768

PALERMO:
Missionari del Sacro Cuore
Centro Buonocore
Via Giovanni Evangelista Di Blasi, 100
90135 Palermo
tel. 091.406021

PONTECAGNANO:
Missionari del Sacro Cuore Parrocchia “SS. Corpo di Cristo” Piazza Risorgimento
84098 Pontecagnano (SA)
tel. 089.384786

ROMA:
Missionari del Sacro Cuore
Lungotevere Prati, 12
00193 Roma
tel. 06.68806517

Missionari del Sacro Cuore
Corso del Rinascimento, 23
00186 Roma
tel. 06.6877937—06.90282733

PINHEIRO:
Missionari del Sacro Cuore
Avenida Presidente Dutra, 422
65200-000 Pinheiro (MA) BRASILE

FORTALEZA:
Missionari del Sacro Cuore
Rua Capitão Gustavo, 3940
60120-140 Fortaleza (CE) Brasile
tel. +55-85 32 57 67 97